Speciale Tradizioni Marinare di Cattolica

Speciale Tradizioni Marinare di Cattolica

Cattolica è una città fatta di tradizioni riguardanti il mare, a partire dal suo emblema raffigurante gli occhi di cubia.
Gli occhi di cubia sono uno dei simboli portafortuna dei marinai, disegnati sui fori della prua dell’imbarcazione. Secondo la credenza popolare avevano lo scopo di indicare la giusta rotta durante le tempeste e proteggere l’equipaggio dalle onde e altri pericoli.
L’economia della città si basava sulla pesca, quindi i pescatori trascorrevano la maggior parte del loro tempo in mare, abituati a pasti frugali a base di pesce fresco e bizulà, chiamato anche pane dei pescatori. Dalla forma simile ad un tarallo, il pane dei pescatori rimaneva friabile nel tempo e spesso veniva ammorbidito nell’acqua e nel vino.
Mentre erano in mare, le responsabilità della casa ricadevano sulle mogli, che si occupavano dei figli e trascorrevano la maggior parte del tempo al porto a ricucire le reti o le vele delle imbarcazioni. Le vele a quel tempo rappresentavano le diverse famiglie, infatti ciascuna era decorata con disegni dalle forme geometriche e colori diversi. Al ritorno dal mare il pesce migliore veniva venduto al mercato, mentre il pesce troppo piccolo o le parti meno pregiate erano destinate al consumo familiare, dando origini a ricette come il brodetto.

Prima dell’inizio del turismo di massa erano sempre i pescatori, che approfittando del fermo pesca, alternavano il proprio mestiere a quello di custodi di ville d’estate, portavano i villeggianti in giro sui propri battelli…fino ad approfondire anche le tecniche di salvataggio. Solo in seguito verrà riconosciuta ufficialmente la figura del bagnino.

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