Le tradizioni marinare di Cattolica: gli Occhi di Cubia

Le tradizioni marinare di Cattolica: gli Occhi di Cubia

Gli ‘’occhi di cubia’’ fanno parte delle tradizioni e superstizioni profondamente radicate nel cuore di Cattolica, tanto da essere utilizzati come attuale emblema della città.

I pescatori nell’antichità trascorrevano giorni e giorni in mare nella speranza di tornare al porto con una buona pesca, ma dovevano far fronte a numerosi ostacoli tra venti e tempeste. In bilico tra l’amore e il timore per il mare sono andati alla ricerca di una sicurezza, anche se solo simbolica, che li accompagnasse nel loro viaggio.
Disegnavano nei fori sulla prua del trabaccolo, dove passava la catena dell’ancora, degli ‘’occhi’’ in grado di indicare la giusta rotta alla barca e proteggere l’equipaggio dalle onde del mare ed altri pericoli.
Come è nata questa curiosa usanza? Probabilmente ha origini dalle popolazioni egizia e greca, che decoravano le barche con gli occhi delle divinità protettrici del mare dai tempi antichi.

Se vuoi saperne di più sulle tradizioni e leggende di Cattolica ti basterà una visita al Museo della Regina, un museo che conserva documenti, racconti dei pescatori, immagini d’epoca, reti da pesca, modelli di pescherecci e navi per mantenere viva la storia del paese.

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